PROGRAMMA DI FORMAZIONE SANITARIA
SULLE USTIONI IN AIUTO ALLE VITTIME DELL'ACIDO IN BANGLADESH
DRAFT
Contesto
Nazionale e Regionale
Origini dell'iniziativa
Le vittime sono donne giovanissime
(dai 13 ai 35 anni), sfigurate e con importanti limitazioni funzionali
in seguito a degli attacchi portati da innamorati respinti o mariti
insoddisfatti dalla dote. Negli ultimi anni si è assistito
ad un incremento di questi attacchi tra cui alcuni motivati da dispute
familiari o di affari. Queste vittime non ricevono nessun tipo di
cura specifica in Bangladesh e le loro condizioni peggiorano col tempo,
provocando importanti debilitazioni funzionali e estetiche. Il pubblico
italiano è stato informato dalla stamnpa di questa ingiustizia
e ha risposto con manifestazioni di simpatia e invio di fondi per
un intervento a favore di queste donne. Le attività sono partite
con una missione in Bangladesh realizzata nell'agosto-settembre del
1998, per constatare la situazione reale delle vittime dell'acido
e preparare uno studio di fattibilità per un programma di sviluppo
che si concretizza in questo intervento.
Durante la missione una psicologa
e due medici, un chirurgo plastico e un anestesista, hanno incontrato
le diverse istituzioni sanitarie e sociali che si occupano del fenomeno
e hanno visitato 40 pazienti con lesioni da acido, subite nell'arco
degli ultimi quattro anni.
A seguito di questa missione si
sono presi accordi con la ong locale Gonoshasthaya Kendra per la realizzazione
di un progetto a breve termine, finanziato dal MAE come emergenza
che potesse risolvere la situazione di ristagno creata da un alto
numero di casi mai trattati. Durante la missione si sono anche create
le basi, consolidate durante il progetto a breve termine, per una
collaborazione più a lungo termine che oltre a risolvere i
casi accumulati e a fornire un aiuto immediato alle nuove pazienti
possa dare delle risposte più definitive al problema.
L'intervento più adeguato
si realizza, sul piano sanitario, in dei corsi di formazione a diversi
livelli volti a creare e consolidare le competenze del personale sanitario
locale sul trattamento di queste lesioni. Sul piano psico-sociale
si prevede il potenziamento dei centri di assistenza sul territorio
per la creazione di competenze di supporto psicologico e di corsi
di formazione professionale.
- Questo intervento si inserisce in un
contesto di aiuti internazionali che ha per obiettivo l'assistenza
alle vittime dell'acido e' a lungo termine, l'eliminazione del fenomeno
di attacchi da acido attraverso delle campagne di prevenzione e soprattutto
attraverso l'applicazione delle leggi esistenti che agirebbe da deterrente
sociale. Diverse istituzioni pubbliche e private partecipano a questo
sforzo, in particolare citiamo l'UNICEF e diverse ONG locali che si
occupano di diritti legali e promozione femminile. COOPI collabora
attivamente con queste istituzioni per il coordinamento delle diverse
iniziative.
Quadro settoriale e territoriale
Paradossalmente l'importante
progresso nella frequentazione scolastica femminile ha scatenato una
reazione violenta da parte di alcuni uomini che di fronte alle ragazze
che si recano a scuola hanno assunto degli atteggiamenti di possessivita
che, se frustrati da un rifiuto, scatenano una vendetta atroce: il
lancio di acido solforico.
Questi attacchi avvengono principalmente
in zone rurali e sono organizzati spesso in gruppo. La persona che
si ritiene offesa si fa aiutare spesso da altri per immobilizzare
la vittima e cospargerla d'acido. Gli attacchi sono prevalentemente
notturni, il che ritarda ulteriormente la possibilità di aiuto
alla vittima.
Le cause dell'attacco erano principalmente
dei rifiuti di profferte sessuali ma negli ultimi anni sono aumentati
i casi legati a dispute familiari e di affari. La facile reperibilità
dell'acido, in vendita a poco prezzo m tutti i villaggi, rende questo
metodo di facile utilizzazione e il fatto che la maggior parte degli
attaccanti non venga poi perseguita dalla legge incoraggia gli imitatori.
Il problema dell'applicazione della
legge è seguito da diverse ONU locali che si occupano sia del
seguire le procedure della polizia sia di fornire assistenza legale
gratuita alle vittime.
Purtroppo fino a questo momento
non esistono delle statistiche attendibili sul fenomeno visto che
ogni ONU lavora in modo individuale ma a partire dal '99 l'UNICEF
creerà un Trust Fund che, oltre ad attività di assistenza
alle vittime, si propone di raccogliere informazioni attendibili.
Un ostacolo è dato dal fatto che alcuni casi non vengono riportati
alle autorità perché il fenomeno scatena ancora la vergogna
per le famiglie coinvolte che spesso preferiscono regolare l'affare
in privato o tacerlo del tutto.
Comunque delle stime di ONU locali
abbastanza attendibili parlano di circa 200 casi per il 1998, con
un aumento rispetto al 1997 dove erano registrati 127 casi. I casi
stimati comprendono sia quelli pervenuti alle autorità che
quelli registrati dalle ONU sul terreno. Considerando che il fenomeno
ha cominciato a verificarsi da circa quindici anni si può calcolare
che esistono circa 2.500-3.000 vittime che non hanno mai ricevuto
cure adeguate e devono convivere con delle debilitazioni estetiche
e funzionali che spesso le isolano dalla società e dalla loro
stessa famiglia.
Anche se il fenomeno scomparirà
nei prossimi cinque anni, com'è l'obiettivo dell'UNICEF; si
possono prevedere almeno altre 1.000 nuove vittime negli anni a venire.
Il progetto proposto si colloca quindi
in un insieme di attività promosse da organismi internazionali
e locali volti all'assistenza alle vittime e all'eradicamento del
fenomeno. COOPI ha presentato i documenti per il riconoscimento del
governo Bangladesh in modo da poter gestire il progetto
in modo pienamente autonomo.
Il progetto di COOPI è l'unico
al momento che si propone la formazione del personale sanitario locale
e che quindi prevede, oltre ad un assistenza immediata alle vittime,
la creazione di competenze locali che, anche quando il fenomeno sara
scomparso, saranno di importanza fondamentale per il paese nel trattamento
delle ustioni in generale.
Il Dhaka Medical College Hospital,
centro di referenza sanitaria per l'intero paese, ha riportato, per
il 1997, 11.900 casi di ustioni, soprattutto domestiche e di lavoro.
Al momento queste ustioni non vengono trattate in luoghi e modi adeguati
sia per mancanza di strutture che per le limitate competenze esistenti
nel paese: solo 5 chirurghi hanno avuto un training che possa prevedere
degli interventi su questi pazienti.
L 'intervento
La località dell'intervento
è. Dhaka, la capitale del Bangladesh, ed in alcuni thana (provincie).
Il progetto, che prevede una durata di tre anni, consiste nel migliorare
la situazione delle vittime degli attacchi con acido attraverso la
creazione di un reparto specializzato, la formazione di personale
sanitario a diversi livelli e il potenziamento di centri di supporto
psicologico e socio-economico. il reparto sarà creato in un
ospedale di Dhaka ma parte del personale formato e dei beneficiari
proveranno da diverse parti del paese.
I beneficiari principali sono le
vittime degli attacchi da acido ma la formazione acquisita dal personale
sanitario sarà in realtà applicabile a tutte le vittime
da ustioni. Il numero delle vittime di attacchi da acido è
stimato all'incirca sui 200 casi all'anno, per gli ultimi
dieci anni, ed è in ascesa. Il numero degli ustionati è
di più di 11.000 all'anno.
In loco COOPI collabora con l'organizzazione
non governativa GONOSHASTHAYA KENDRA (GK), e si prevede il coinvolgimento
di altri enti come l'UNICEF, il Trust Fund for Acid Victims; alcune
ONG locali che si occupano di assistenza alle donne maltrattate e
il Dhaka Medical College Hospital, centro di referenza per la sanità
pubblica.
Oggetto:
Oggetto dell'intervento è
la riabilitazione delle vittime di attacco con acido attraverso il
miglioramento dell'assistenza sanitaria e là creazione di programmi
per il supporto psicologico e sociale.
L'intervento è basato nella
capitale Dhaka ma parte del personale sanitario da formare e la maggior
parte dei beneficiari provengono da diverse provincie del paese.
Obiettivi:
L'obiettivo generale è quello
di migliorare la situazione delle vittime dell'acido attraverso la
creazione di infrastrutture sanitarie e di corsi di formazione professionale
per il trattamento medico-chirurgico delle ustioni e il potenziamento
di centri per il supporto psicologico e socio-economico.
Gli obiettivi specifici sono:
- sul piano sanitario si prevede l'invio
di personale sanitario per la creazione e il funzionamento di un reparto
specializzato nel trattamento delle ustioni dove i pazienti potranno
ricevere interventi chirurgici e fisioterapia. Questo reparto, il
primo del genere in Bangladesh, sarà la base logistica per
dei corsi di formazione per infermieri e medici sul trattamento delle
ustioni. I corsi comprenderanno dei curriculum a diversi livelli per
permettere al personale sanitario di intervenire sulle ustioni dal
primo soccorso fino alla chirurgia ricostruttiva.
sul piano psicologico si prevede il potenziamento
di centri di accoglienza dove le vittime e le famiglie potranno ricevere
un sostegno psicologico per affrontare sia lo shock
provocato dall'attacco che la depressione provocata dalle conseguenze
debilitanti, estetiche e funzionali, dell'acido.
sul piano sociale, si intende intervenire
con dei programmi individuali, svolti in collaborazione con i centri
di assistenza, che permettano a ciascuna paziente di riacquistare
una autonomia sociale ed economica. Si prevedono corsi professionali
per l'insegnamento dell'inglese e per la creazione di cooperative
e piccole imprese.
Schema logico dell'intervento
|
LOGICA
D'INTERVENTO
|
INDICATORI
OGGETTIVI
|
CONDIZIONI
ESTERNE
|
OBIETTIVO GENERALE
|
Creazione di competenze
locali attraverso formazione sanitaria e psico-sociale per la
riabilitazione delle vittime dell'acido
|
|
|
OBIETTIVI SPECIFICI
|
- Invio di personale (residente
e in missione), attrezzature e materiale sanitario per la creazione
e il tunzionamento di un reparto specializzato per il trattamento
delle ustioni dove le pazienti possano ricevere cure adeguate;
- Organizzazione di
corsi di formazione sanitaria a diversi livelli per il potenziamento
di competenze locali dal primo soccorso alla chirurgia ricostruttiva;
- Invio di personale
residente per il potenziamento di centri di supporto psicologico
alle pazienti e alle famiglie;
- Organizzazione di corsi
di formazione professionale in
vari ambiti, per la creazione di cooperative o piccole imprese.
|
- Un chirurgo plastico
e un infermiere specializzato residenti;
- Missioni periodiche
di una èquipe di chirurghi per il supporto al chirurgo
residente;
- Creazione e flinzionamento
del reparto specializzato in ustioni;
- Invio di attrezzature
e materiali per la gestione del reparto;
- Creazione dei curriculum
per i diversi livelli dei corsi;
- Creazione del materiale
didattico;
- Numero di corsi avviati
e realizzati
- Numero dei partecipanti;
- Invio di uno psicologo
residente;
- Numero di centri funzionanti;
- Numero di partecipanti
alla formazione per il supporto psicologico.
|
- Disponibilità
di un reparto ospedaliero fornito dalla controparte presso il
Gonoshasthaya Nagar
Hospital di Dhaka;
- Collaborazione con le
istituzioni sanitarie pubbliche e private per l'invio del personale
ai corsi;
- Collaborazione dei centri
sociali;
- Numero di persone trattate;
- Numero dei corsi professionali
realizzati;
- Numero delle partecipanti
ai corsi.
|
RISULTATI ATTESI
|
- Operatività di
un reparto specializzato in ustioni, il primo nella città
di Dhaka;
- Funzionamento di tutte
le attrezzature necessarie al funzionamento del reparto;
- Formazione di personale
sanitario a livello infermieristico e medico sul trattamento
ustioni;
- Creazione di un curriculum
di base per l'insegnamento sul trattamento ustioni;
- Trattamento medico-chirurgico
per 000 ustionati all'anno, privilegiando le vittime degli attacchi
con acido;
- Sostegno psicologico
a 00 vittime e alle loro famiglie;
- Creazione di competenze
professionali in vista di un reinserimento sociale e di una
indipendenza economica.
|
|
|
ATTIVITA'
|
- Definizione e creazione
del reparto e del suo flinzionamento: organizzazione infrastruttura;
installazione e flinzionamento attrezzature, formazione e gestione
del personale locale;
- Realizzazione del trattamento
sanitario per le pazienti: cure, chirurgia, fisioterapia, supporto
psicologico;
- Definizione dei curriculum
per la formazione sanitaria: partecipanti, obiettivi, metodologie,
tempi;
- Realizzazione dei corsi
di formazione sanitaria;
- Potenziamento dei centri
di assistenza psicologica e socio-economica: formazione del
personale locale, fornitura attrezzature per la formazione professionale.
|
- Creazione e orgamzzazione
del reparto e delle attrezzature; numero del personale formato
alla gestione del reparto;
- Numero pazienti operati;
- Realizzazione curriculum
di formazione;
- Numero dei partecipanti
alla formazione sanitaria;
- Numero di partecipanti
ai corsi di supporto psicologico;
- Numero di partecipanti
ai corsi di formazione professionale.
|
|